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I 3 pilastri del SEO: Autorevolezza, Rilevanza e Fiducia

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I 3 pilastri del SEO: Autorevolezza, Rilevanza e Fiducia

I 3 pilastri del SEO: Autorevolezza, Rilevanza e Fiducia

Authority, Relevance e Trust (Autorevolezza, Rilevanza e Fiducia). Cosa sono e qual’è la loro importanza?

Autorevolezza (Authority), Rilevanza (Relevance) e Fiducia (Trust) devono essere considerati a tutti gli effetti “i 3 pilastri del SEO“. In questo articolo parleremo di questo, ma non solo. Vedremo anche le principali strategie per ottenere links di qualità in ingresso al nostro sito ed impareremo a conoscere le principali tipologie di utenti che visitano il nostro sito.

Autorevolezza e Rilevanza

L’ “Autorevolezza” (Authority) di un sito è legata alla sua capacità di soddisfare le richieste che vengono fatte dagli utenti attraverso i motori di ricerca. Le persone cercano risposte e queste risposte devono provenire da fonti autorevoli.

Obiettivo di Google e più in generale dei motori di ricerca è quello di fornire un elenco di risultati che meglio soddisfino la nostra richiesta, ovvero le pagine che a suo giudizio abbiano maggiore autorevolezza su quell’argomento.

La “Rilevanza“ (Relevance) ha un forte impatto sul valore di un link. Questo concetto viene ben spiegato attraverso un esempio.

Consideriamo una pagina del sito in cui venga venduta un automobile modello Lamborghini Miura usata e supponiamo che riceva un link da una delle pagine web di una importante rivista del settore (“Quattroruote”). Questo link per Google è altamente rilevante in quanto può essere un indicatore della qualità del contenuto.

Come i motori di ricerca valutano l’autorevolezza e la rilevanza?

I motori di ricerca utilizzano centinaia di fattori per valutare l’autorevolezza e la rilevanza delle pagine web, che possiamo però ridurre a 2 categorie:

  • Contenuto (Rilevanza);
  • Links (Autorevolezza).

Per prima cosa un motore di ricerca deve leggere e analizzare il contenuto ed altre caratteristiche nella pagina, in modo che possa associarla ad uno specifico argomento. Dopo averne compreso il contenuto aggiungerà la pagina al suo indice. Il passaggio successivo sarà quello di analizzare quei segnali esterni (backlinks) che aiuteranno a validare e valutare il livello di autorevolezza della pagina per quel dato argomento.

Come si valuta il valore del link in ingresso?

La grande innovazione che ha reso Google il principale motore di ricerca é stato l’utilizzo dell’analisi dei links esterni come fattore di ranking. I links permettono di valutare sia la rilevanza che l’autorità di una pagina o sito web.

Ogni link esterno viene considerato come un voto per il sito che lo riceve. Quindi, in linea di principio, più voti si ottengono è più il motore di ricerca potrebbe “premiare” il vostro sito web o pagina web con un rank più alto.

Una parte significativa dell’algoritmo iniziale di Google si basava sul concetto di PageRank, un sistema per valutare quali pagine fossero più rilevanti, basato sul numero e la qualità dei links in ingresso (backlinks). Da qualche anno Google non rende però più visibile agli utenti il valore del PageRank (PR) nella “Google Toolbar”. Tuttavia esiste un modo alternativo per valutare il ranking di una pagina, utilizzando metriche di terze parti come:

  • Domain Authority (DA) e Page Authority (PA) da Open Site Explorer;
  • Citation Flow e Trust Flow da Majestic SEO;
  • Domain Rank e URL rank da ahrefs.

Qual’è il ruolo dell’Anchor Text ?

L’Anchor text è il testo che appare sottolineato in un link e che può essere cliccato per aprire la pagina web corrispondente. L’anchor text aiuta Google a capire il tipo di contenuto della pagina che riceve il link. Ad esempio se l’Anchor Text ha come testo “cibo per cani” e la pagina che lo riceve ha un contenuto corrispondente, ciò rappresenta l’ulteriore conferma che l’argomento trattato nella pagina è effettivamente quello indicato nell’Anchor Text.

Il concetto di “Trust” (affidabilità di un sito web)

Google ha affermato che non esiste un vero e proprio concetto di “Trust” applicato ai links, anche se molti affermano che può influenzare la valutazione sulla qualità dei links. Possiamo dire che una risorsa diventa Trust se ottiene links e menzioni spontanee da parte di siti web autorevoli o utenti con profili Social molto seguiti (i cosiddetti “influencers”), se ha un alto numero di visualizzazioni di pagina (PageViews) e un elevato tempo di permanenza.

Quali sono le tecniche per ricevere links?

In questa seconda parte dell’articolo approfondirò le tecniche per l’acquisizione dei backlinks, ovvero dei links in ingresso al nostro sito. Partiamo da quello che non si deve fare.

Per evitare penalizzazioni da parte di Google occorre evitare strategie che portino ad ottenere links in maniera artificiale. La chiave del successo è capire cosa vuole Google, ovvero che l’intero processo sia elastico e naturale. Oggi più che mai il concetto di “Link Earning” ha sostituito quello di “Link Building” (per approfondire potete leggere “Da Link Building a Link Earning”).

Dobbiamo quindi evitare di:

  • acquistare links per scopi SEO;
  • inserire commenti, su blog e forum, contenenti links verso il nostro sito;
  • distribuire infografiche di scarsa qualità o widgets che includano links di ritorno;
  • offrire codici sconto o programmi di affiliazione come mezzo per ottenere links;

utilizzando invece tecniche di:

  • creazione di contenuti di valore (“Expert Content”);
  • guest posting;
  • social media marketing.

Prima di approfondire queste tecniche, occorre porsi una domanda fondamentale, alla base di tutto il nostro lavoro:  chi sono gli utenti dai quali possiamo ricevere links?

E.M. Rogers, nel 1962, ha individuato 5 tipologie di consumatori, in relazione alla loro capacità di risposta nel tempo alle innovazioni:

  1. Innovators (2,5%)
  2. Early Adopters (13,5%)
  3. Early Majority (34%)
  4. Late Majority (34%)
  5. Laggards (16%)

Gli Innovators sono coloro che per primi provano nuove idee, processi, prodotti e servizi. Gli Early Adopters rappresentano invece gli utilizzatori precoci di nuovi prodotti, servizi e tecnologie. A differenza degli Innovators spesso non hanno competenze tecniche specifiche.

Queste prime 2 categorie di consumatori sono quelle più cercate dalle aziende in quanto sono disposte a pagare un prezzo maggiore per prodotti o servizi innovativi. Nel nostro caso possono essere identificate con persone che scrivono sui siti dei media o gestiscono blog autorevoli all’interno dei quali potrebbero inserire links che portano alle nostre pagine web e che sono in grado di influenzare le scelte di altri gruppi di persone. Per questo motivo vengono anche definiti “Influencers”.

Le altre tipologie (Early Majority o maggioranza anticipatrice, Late Majority o maggioranza ritardataria e Laggards o ritardatari), pur rappresentando oltre l’80% dei consumatori ed essendo comunque importanti per le aziende che applicano nel tempo differenti strategie di prezzo, sono fondamentalmente influenzati dagli Innovators ed Early Adopters.

Appare chiaro che le strategie che dovremo adottare per portare links di qualità sui nostri siti, non possono prescindere dalla creazione di relazioni con questi 2 gruppi di consumatori.

Creare contenuti di valore (“Expert Content”) per gli Influencers

La creazione di contenuti di valore, ricordando che “the content is king”, deve avere come obiettivo quello di ottenere un ritorno da parte degli “Influencers”, ritorno in termini di links o condivisioni sui Social Media. Scrivere contenuti di qualità, ma soprattutto che risultino interessanti ed utili per chi li legge, non è però così semplice. In un post che ho letto su Internet (pubblicato sul sito searchenginejournal.com) l’autore affermava che “occorre creare contenuti che siano 10 volte migliori rispetto a tutti quelli che hanno pubblicato in precedenza articoli sulla tematica da noi trattata”.

Per ottenere tutto ciò dovremo costruire un piano di Content Marketing, dove pianificheremo tutte le azioni da mettere in atto per costruire contenuti che soddisfino e diano valore al nostro interlocutore. Rimando ad un altro articolo l’approfondimento di questo argomento.

Guest Posting

Pubblicare il contenuto su siti di terze parti può essere una cosa intelligente da fare, soprattutto se tali siti o blog trattano argomenti simili ai nostri e sono ad alto ranking. Questo contribuirà certamente a migliorare la nostra reputazione come esperto del settore, aumentando anche la visibilità.

Inoltre, molti siti editoriali potrebbero inserire un link di ritorno nella parte bassa di ciascun articolo, se non addirittura una nostra breve biografia, con vantaggi dal punto di vista SEO.

Il ruolo dei Social Media

Contare su una forte presenza sui Social Media (Facebook, Google Plus, Twitter, Instagram,..) permette di condividere il contenuto dei nostri post ad un largo pubblico. I migliori risultati si ottengono però se siamo stati in grado di creare relazioni con loro e se tra di essi ci sono gli Influencers. Una volta ottenuta la loro fiducia sarà più semplice utilizzare i Social Media per condividere i nostri contenuti ottenendo traffico e link.

Autorevolezza, Rilevanza e Fiducia - Il ruolo degli influencers

Ottenere che gli influencers siano interessati a condividere i nostri contenuti dipende fortemente dal grado di fiducia e dal tipo di relazione che siamo in grado di costruire con loro, dalla qualità del contenuto creato e dalla disponibilità alla condivisione reciproca (il rapporto deve essere bidirezionale).

Quindi i Social Media possono aiutare a fornire visibilità al nostro contenuto e, potenzialmente, produrre links. Il processo verrà accelerato se gli influencers sono coinvolti nella condivisione dei contenuti. Nel momento in cui questo accade, la crescita della nostra reputazione e visibilità sarà accelerata.

Qual è la conclusione a cui possiamo arrivare?

I termini più ricorrenti che ho utilizzato in questo articolo sono stati link e contenuto e link e contenuto sono anche i due fattori di ranking più importanti per Google.

L’obiettivo dei motori di ricerca è quello di fornire risultati il più possibile pertinenti alla ricerca degli utenti, in modo da soddisfare la loro richiesta e per farlo devono essere in grado di capire e misurare la pertinenza delle pagine web alle parole chiave utilizzate. Per scalare le posizioni nella SERP dei motori di ricerca dobbiamo quindi creare contenuti di qualità ed ottenere links rilevanti ed autorevoli.

Authority, Relevance e Trust, anche se non sono parametri SEO direttamente presenti negli algoritmi dei motori di ricerca, sono strettamente legati ai due principali fattori SEO. Saper scrivere per il web, se si vogliono generare contenuti ad alto valore, è una condizione a cui oggi non si può rinunciare.

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